Gruppi di Parola

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I bambini che partecipano ai gruppi di parola hanno maggiori capacità di adattamento. Quasi tutti i bambini si sentono in colpa per la separazione dei genitori, perché sovrappongono le cose che vivono a quelle degli adulti e hanno la tendenza a visualizzarsi “dentro” alle esperienze che vivono (“se non avessi preso un brutto voto a scuola non avrebbero litigato – non vedendo che litigavano già prima).

Il senso di colpa nel bambino può durare molto poco o perdurare nel tempo e diventare patologico e socialmente limitante: Quando un bambino è eccessivamente invaso dalle difficoltà ha uno spazio disponibile per l’apprendimento cognitivo molto limitato (da cui i problemi di apprendimento).

I gruppi di parola hanno l’obiettivo di liberare lo spazio di apprendimento, disponibile nella vita del bambino.

Più un bambino ha la testa invasa dalle difficoltà, meno avrà la testa disponibile e poco spazio disponibile diventa invalidante.

Ad esempio quando avviene il cambiamento di casa da quella di un genitore all’altra, spesso il bambino non è disponibile all’apprendimento, perché buona parte dei suoi pensieri sono occupati dalle preoccupazioni (mamma si arrabbierà perché mi sono divertito con papà, papà non vorrà che nomini i nonni…).

Nella famiglia intatta il bambino è un soggetto attivo, che partecipa e risponde alle sollecitazioni. Quando si interrompe il legame, per un periodo il bambino diventa un soggetto passivo, subordinato alle scelte dei genitori. Il gruppo di parola ha lo scopo di sollecitare i bambini, renderli nuovamente partecipi e soggetti attivi.

La risposta più grande che i bambini possono trovare arrivando in un Gruppo di Parola è alla domanda: “Con chi sono in legame?”. Il gruppo di parola è una forma di prevenzione dei legami della famiglia, non solo della famiglia attorno al bambino ma della famiglia intergenerazionale.

La famiglia intatta non è la famiglia ideale ma nella testa dei bambini costituisce un modello, perché è uno schema sociale integrato. Con questa norma sociale, il gruppo permette uno spazio intermedio tra la famiglia e lo spazio sociale (in questo senso l’asilo, la scuola l’oratorio sono già un gruppo di parola per i bambini).

La ricerca ha provato che il gruppo è un’esperienza correttiva, è scientificamente dimostrato che i bambini che partecipano a Gruppi di Parola migliorano i sentimenti di competenza e di autostima, rinforzati attraverso la condivisione.

Il gruppo è un’esperienza emozionale correttiva che consolida l’Io del bambino e permette un miglior controllo delle pulsioni. Il gruppo permette ai bambini l’integrazione sociale con ciò che li circonda, migliorando la loro capacità di rivolgersi agli altri.

Il potenziale di efficacia dei Gruppi di Parola risiede nel processo di scambio continuo del bambino con il suo contesto di vita, fatto di famiglia, scuola, amici, attività sportive.

Il gruppo è luogo di lavoro e di scambio, di reciprocità, contribuisce alla creazione di nuovi legami, favorisce il cambiamento e sviluppa il senso di appartenenza. La presa di coscienza dell’appartenenza e del vissuto comune permette al gruppo di agire sulla realtà piuttosto che subirla.

Essere in un gruppo per un bambino è un fatto sociale e nel Gruppo di Paola il bambino è sollecitato a cambiare di posizione, da bambino passivo a bambino attivo, attraverso la valorizzazione delle risorse, sia interne che esterne.

Ciò che fa gruppo è il cambiamento possibile, perché il gruppo crea uno spazio intermedio tra la vita privata e quella sociale, un’opportunità per costruire legame, una possibilità per mettere distanze, in quanto il gruppo crea anche protezione e dà un senso a ciò che prima non ne aveva.

La partecipazione al Gruppo di Parola:

  • migliora la comunicazione tra i bambini e i genitori
  • migliora il rendimento scolastico
  • migliora il rapporto tra i pari e la socializzazione.

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